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Il frinire delle cicale

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    Si sfalda il tempo

nella velocità del suono

tra lampi di vita in corsa.

    La curva spazio-tempo

si inarca agguanta l'estremo

limite e  torna a riva

con una dinamica

da stella esule.

    Infine stacca  un attimo 

iperveloce il suono

di un martello pneumatico

o una sirena nel vuoto

di una città immota.

    Preferisco il frinire

delle cicale.

 

 Klara Rubino - 03/07/2018 09:48:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Caro Jacob, non so se oggettivamente sia da un punto di vista estetico un bene o un male, ma io, funzionalmente, preferisco segmentarla brutalmente così:

    Si sfalda il tempo
nella velocità del suono

tra lampi di vita in corsa.
  La curva spazio-tempo

si inarca agguanta
l’estremo limite e
  torna a riva

con una dinamica
da stella esule.

    Infine stacca  un attimo iperveloce
il suono

di un martello pneumatico
o una sirena nel vuoto

di una città immota.
Preferisco
il frinire delle cicale.


Il fatto è che esprimi concetti al limite del snodabile; sono necessarie pause di riflessione per assegnare il giusto peso a queste tue parole ed al loro concatenarsi.
Emotivamente emerge la stanchezza per queste continue lacerazioni e ritorni quest’espandersi dello spazio e precipitare del tempo in un suono: nel focalizzarsi della nostra attenzione ad un dettaglio della vita continuamente in moto e perpetua un questa rivoluzione su se stessa.
Allora ecco che la nenia sgraziata continua semplice naturale delle cicale che distoglie l’attenzione dall’ affanno del presente ,magari di una città non comunità) è preferibile.

 Roberta - 29/06/2018 20:25:00 [ leggi altri commenti di Roberta » ]

Fare una scelta è sempre una rivoluzione, anche se piccola, anche se ignota.
Anch’io preferisco il frinire delle cicale, da sempre.
Bella la metafora della curva spazio temporale che s’inarca, guizza come un pesce e si rivela stella vagabonda.
Grazie J.

 Roberta - 29/06/2018 20:23:00 [ leggi altri commenti di Roberta » ]

Fare una scelta e’ sempre una rivoluzione, anche se piccola, anche se ignota.
Anch’io preferisco il frinire delle cicale, da sempre.
Bella la metafora della curva spazio temporale, che guizza come un pesce, s’inarca e rivela la sua vita vagabonda.
Grazie J.

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